Massimo Cacciari  e Tiziano Scarpa a chiusura della mostra “Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura”

Ultimi appuntamenti collegati alla mostra in corso fino al 5 febbraio al Museo delle Terre Nuove e al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie. Venerdì 3 febbraio arriverà il celebre filosofo Massimo Cacciari alla Pieve di San Giovanni Battista, sabato 4 febbraio visita guidata all’Abbazia di San Salvatore a Soffena e domenica 5 febbraio a Palomar ci sarà lo scrittore Tiziano Scarpa

Chiusura in grande stile per la mostra “Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura”.

Il filosofo Massimo Cacciari e lo scrittore Tiziano Scarpa protagonisti degli ultimi appuntamenti che il Comune di San Giovanni Valdarno, con il Museo delle Terre Nuove, il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, Casa Masaccio, Centro per l’arte contemporanea e l’Associazione MUS.E ha organizzato per avvicinare il pubblico alle opere e ai temi della mostra “Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura”.

Venerdì 3 febbraio alle 17,30 alla Pieve di San Giovanni Battista il celebre filosofo, professore emerito di estetica presso l’università di Venezia, terrà una conferenza dal titolo “Masaccio – Beato Angelico: quale volto del crocefisso?”. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Non è la prima volta che Massimo Cacciari arriva nella città del Marzocco: nel 2011 tenne una conferenza sul tema “Beato Angelico e l’umanesimo” e, 5 anni dopo, nel 2016, una lectio magistralis sul libro “Il potere che frena” (edizioni Adelphi).
Molti i saggi nei quali affronta l’iconografia religiosa, e in particolare l’annunciazione, la Madonna con Bambino e la crocefissione, con costanti riferimenti alle opere di Masaccio e del Beato Angelico. Nel 2017 ha scritto “Generare Dio” e nel 2020, insieme al direttore d’orchestra Riccardo Muti, ha dato vita al libro “Le sette parole di Cristo”. La loro conversazione mette in parallelo l’iconografia della “Crocifissione” di Masaccio con “Le ultime sette parole di Cristo sulla croce” di Franz Joseph Haydn.

Sabato 4 febbraio alle 10 la Direzione regionale musei della Toscana apre ancora una volta le porte dell’Abbazia di San Salvatore a Soffena per una visita guidata straordinaria e gratuita. La restauratrice Paola Ilaria Mariotti accompagnerà alla scoperta delle importanti connessioni artistiche che legano il prezioso patrimonio di affreschi dell’Abbazia alle opere della mostra in corso a San Giovanni Valdarno. Le pitture di Soffena dimostrano il vitale scambio artistico intercorso tra la città di Firenze e il Valdarno superiore nella prima metà del Quattrocento

Domenica 5 febbraio sarà invece la volta di Tiziano Scarpa. Alle 17,30 il vincitore del premio Strega 2009 porterà a Palomar, la Casa della Cultura, una lettura scenica dal titolo “Profittevoli esempi di vizio e di virtù”, uno spettacolo in poesia che l’autore sta portando in giro con enorme successo in tutta Italia già da qualche mese.
La specie umana non merita di sopravvivere; per trovare qualche esempio a cui ispirarsi per migliorare, è necessario  rivolgersi altrove, al regno animale e vegetale, e perfino agli oggetti. O a quei pochi esseri umani che esprimono ancora qualcosa di buono. Tiziano Scarpa fa proprio questo: si guarda intorno e chiede aiuto alle piantine di arachidi, al pesce nasello, alla caffettiera, al bruco, ne indaga le caratteristiche per ricavare da loro uno sprone, un’iniezione di energia morale; ma lo fa anche con gli eroi civili del nostro tempo, come Marco Cappato, e con i campioni sportivi in declino che non mollano neanche di fronte all’inevitabile. Il suo è uno spettacolo di poesia in piedi; o, come dicono gli anglosassoni, stand up poetry: non solo perché si recita sul palco, ma perché è fatta di parole che cercano di non accasciarsi.

“Concludiamo questi quattro mesi e mezzo, che hanno visto San Giovanni proporre un focus su Masaccio e Beato Angelico con tre iniziative di assoluto rilievo”, hanno dichiarato il sindaco Valentina Vadi e l’assessore alla cultura Fabio Franchi. “La prima, il ritorno a San Giovanni del filosofo Massimo Cacciari, previsto per venerdì 3 febbraio. Negli ultimi anni Cacciari, già professore di Estetica, ha indirizzato i propri studi sull’iconografia religiosa nell’arte, con frequenti riferimenti a Masaccio e all’Angelico. Proprio all’Angelico dedicò una partecipatissima conferenza a San Giovanni qualche anno fa. Questa volta, Cacciari – nello spirito della mostra che abbiamo organizzato nell’ambito di Terre degli Uffizi – estenderà il suo sguardo al rapporto/dialogo tra Masaccio e Angelico, proprio come è stato nello spirito e nell’intenzione della mostra: due grandissimi e riconosciuti Maestri, tra i massimi esponenti del Rinascimento, due visioni diverse (se non opposte) di rappresentare il rapporto tra l’uomo e il sacro. La mostra ‘Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura’ è stata anche l’occasione per valorizzare un intero territorio, il Valdarno, e il contributo che ha dato alla nascita del Rinascimento nell’arte. Di qui l’idea di segnalare con forza la presenza di Masaccio e, in particolare, dei ‘masacceschi’, della famiglia di Masaccio, nel nostro territorio. Nasce con questo fine l’iniziativa di sabato 4, organizzata in collaborazione con la Direzione regionale Musei della Toscana: la visita guidata all’Abbazia di S. Salvatore a Soffena, nel Comune di Castelfranco Piandiscò, nella quale è possibile ammirare opere, per citarne alcuni, dello Scheggia, di Paolo Schiavo, di Mariotto di Cristofano, autori i cui lavori sono visitabili anche nelle chiese sangiovannesi, nel Museo della Basilica, e/o che fanno parte delle opere esposte nella mostra’Masaccio e Angelico’. Un’occasione, quindi, da non perdere per completare la conoscenza della presenza di questi artisti nel nostro territorio. Chiude la tre giorni di iniziative – e anche la mostra – il premio Strega Tiziano Scarpa, che regala a San Giovanni il suo spettacolo di poesia ‘Profittevoli esempi di vizio e di virtù’, che da qualche mese sta portando con notevole successo nei luoghi di cultura di tutta Italia, e che si lega idealmente anche alla mostra ‘Pupille’, esposta in Casa Masaccio, della quale Scarpa ha seguito con molto interesse lo sviluppo e le integrazioni/attività online, divulgate attraverso le newsletter e i canali social. Un vero privilegio, quindi, per le nostre attività culturali, poter concludere una mostra così prestigiosa, che ci ha dato moltissime soddisfazioni, che ha riportato San Giovanni al centro di un dibattito nazionale sull’arte rinascimentale, con tre iniziative di grande pregio e di grande lustro”.

La mostra, allestita al Museo delle Terre Nuove e al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, fa parte del progetto Terre degli Uffizi de Le Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all’interno dei rispettivi progetti Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. Inaugurata il 17 settembre 2022, resterà aperta fino a domenica 5 febbraio.

Massimo Cacciari, filosofo e uomo politico italiano è nato a Venezia il 5 giugno 1944, si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Padova nel 1967. Professore emerito di estetica presso l’università di Venezia, deputato del Pci (1976-83), è stato sindaco di Venezia dal 1993 al 2000, nell’ambito di uno schieramento di centrosinistra, ed è stato rieletto poi nel 2005, permanendo in carica fino al 2010. Da posizioni teoriche marxiste è approdato a una personale riflessione sulla crisi del pensiero dialettico della tradizione hegeliano-marxista, studiando autori (F.W. Nietzsche, L. Wittgenstein, M. Heidegger, F. Kafka) e culture (in particolare quella viennese e mitteleuropea tra Ottocento e Novecento) che ha ritenuto caratteristici di quella crisi, indagandone poi le ragioni profonde nella tradizione metafisica e teologico-religiosa occidentale. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali tra cui il premio Hannah Arendt per la filosofia politica (1999) e quello dell’Accademia di Darmstadt per la diffusione della cultura tedesca all’estero (2002). Tra le opere: Krisis. Saggio sulla crisi del pensiero negativo da Nietzsche a Wittgenstein (1976); Dallo Steinhof (1980); Icone della legge (1985); L’angelo necessario (1986); Dell’inizio (1990); Geo-filosofia dell’Europa (1994); L’arcipelago (1997); Arte, tragedia, tecnica (in collaborazione con M. Donà, 2000); Della cosa ultima (2004); Tre icone (2007); Hamletica (2009); Ama il prossimo tuo (con E. Bianchi, 2011); Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto (2012); Il potere che frena (2013); Labirinto filosofico (2014, vincitore del premio Hemingway 2016); Senza la guerra (con L. Caracciolo, E. Galli della Loggia, E. Rasy, 2016); Occidente senza utopie (con P. Prodi, 2016); Icone. Pensare per immagini (2017); nel 2019, La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo e Elogio del diritto (con N. Irti); nel 2020, Le sette parole di Cristo (con R. Muti) e Il lavoro dello spirito; Paradiso e naufragio (2022).

Tiziano Scarpa è nato a Venezia nel 1963. Oltre che romanziere è autore di poesie, di programmi radiofonici (come Pop corn, 1997; La visita, 2006; La musica nascosta, 2008) e scrive testi teatrali (tra cui Comuni mortali, 2007; L’inseguitore, 2008; L’ultima casa, 2011; L’infinito, 2011). Negli anni Ottanta ha anche sceneggiato alcuni fumetti per Frigidaire. Ha collaborato per diversi quotidiani e riviste ed è stato tra i fondatori della rivista on-line Il primo amore e del blog Nazione Indiana. Prima di vincere con Stabat Mater (2009) il Premio Strega e il SuperMondello, ha pubblicato altri romanzi, come Occhi sulla graticola (1996) e Kamikaze d’occidente (2003). Tra gli ultimi scritti si ricordano: Le cose fondamentali (2010), Il brevetto del geco (2016), tutti nel 2018, il romanzo Il cipiglio del gufo e le raccolte di versi Le nuvole e i soldi e Una libellula di città e altre storie in rima, e La penultima magia (2020).

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