Arriva il kit per l’auto rimozione dell’amianto
Il servizio, attivato dal Comune di San Giovanni Valdarno insieme al gestore dei servizi ambientali Sei Toscana, dà la possibilità a chi ha bisogno di smaltire modeste quantità di pannelli, lastre, serbatoi, canne fumarie ed altri manufatti in matrice cementizia o resinoide, di farlo in proprio senza ricorrere ad aziende specializzate, purché segua la specifica procedura operativa
E’ possibile liberarsi una volta per tutte dall’amianto ancora presente nelle case, nei garage o nelle cantina. E i cittadini potranno farlo in prima persona e in assoluta sicurezza grazie al il kit per l’auto rimozione fornito dal gestore dei servizi ambientali Sei Toscana.
Il servizio, attivato dal Comune di San Giovanni Valdarno insieme a Sei Toscana, dà la possibilità a chi ha bisogno di smaltire modeste quantità di pannelli, lastre piane e ondulate, serbatoi, canne fumarie ed altri manufatti in matrice cementizia o resinoide in buono stato di manutenzione, di farlo in proprio senza ricorrere ad aziende specializzate, purché segua la specifica procedura operativa approvata dal Comune e descritta nel disciplinare.
“L’attivazione di questo nuovo servizio – commentano il sindaco Valentina Vadi e l’assessore all’ambiente Laura Ermini – in conformità a quanto previsto nelle linee guida della Regione Toscana, ha l’obiettivo di andare sempre più incontro alle esigenze dei cittadini, cercando di offrire una prestazione efficace, efficiente e rispondente alle loro necessità. In questo modo assicureremo una corretta gestione di questo particolare e pericoloso rifiuto, che sia sostenibile e ambientalmente a vantaggio dei cittadini e del territorio. Inoltre è l’opportunità che in tanti aspettavano per potersi disfare, finalmente, in piena sicurezza, in maniera corretta e rispettosa, di questo tipo di manufatti. I cittadini sono ancora una volta sentinelle del territorio e veri e propri alleati nella battaglia ambientale che il nostro Comune intende portare avanti attraverso tanti interventi e molteplici azioni tra cui appunto, questo è solo l’ultimo tassello”.
La procedura passo dopo passo. Il cittadino, residente e non (sono escluse le imprese, società o organismi di settore) titolare di utenza tari, che voglia personalmente rimuovere e smaltire materiali contenenti amianto deve presentare domanda al Comune di San Giovanni Valdarno a mezzo pec, raccomandata a.r. o al Punto Amico. Entro 15 giorni l’Ente verificherà la richiesta e la trasmetterà al gestore che, entro i successivi 15 giorni, provvederà alla verifica della fattibilità tecnica dell’intervento. In caso positivo, il richiedente verrà convocato presso lo sportello del Punto Amico dove gli verrà consegnato il kit ed un opuscolo che riporta in modo chiaro e sintetico le norme contenute nel disciplinare. L’utenza domestica potrà procedere in autonomia, senza l’utilizzo di aziende specializzate, alla rimozione diretta e al confezionamento dei rifiuti contenenti amianto e, una volta terminata l’operazione, comunicarlo al gestore unico Sei Toscana che concorderà la data del ritiro. Molto importante evidenziare che, in caso in cui il trasportatore rilevi che il materiale non è stato adeguatamente confezionato, il ritiro non sarà eseguito e verrà comunicato al Comune.
Il gestore unico si farà inoltre carico della notifica alla Asl, del sistema Sispc e, all’atto del ritiro, consegnerà al cittadino, la quarta copia del formulario che dovrà essere conservarla per almeno 5 anni.
Possono usufruire del servizio tutti i titolari di unità abitative che vogliano effettuare lo smaltimento dei manufatti in cemento amianto presenti nel proprio resede o nelle pertinenze, che siano iscritti al ruolo Tari e che siano in regola con il pagamento del tributo. Le operazioni di rimozione dei rifiuti con amianto dovranno essere svolte direttamente e personalmente nel rispetto dei principi di sicurezza e a condizione che non si determini la dispersione di fibre di amianto nell’aria. Per questo motivo possono essere effettuati unicamente interventi di rimozione o raccolta di modeste quantità di manufatti e comunque entro determinati limiti massimi, indicati nella procedura operativa: i serbatoi d’acqua, per esempio, devono avere una capienza massima di 500 litri e, per essere rimossi, non devono essere rotti; pannelli e lastre non potranno superare i 30 metri quadrati di superficie complessiva coperta del fabbricato.
Come effettuare la rimozione. Per rimuovere i materiali contenenti amianto, i cittadini dovranno utilizzare l’apposito kit consegnato dal gestore contenente i dispositivi di protezione individuale e i materiali idonei per l’imballaggio del rifiuto (una mascherina Ffp3, una tuta, 2 paia di guanti, 2 soprascarpe, un flacone di incapsulante di tipo D, fogli da imballaggio idonei alla tipologia di manufatto da stoccare, etichette e nastro da pacchi contenente la scritta pericolo/attenzione amianto) nonché le istruzioni. Su www.seitoscana.it e sul canale Youtube di Sei Toscana è anche disposizione un video tutorial che spiega in modo dettagliato tutte le procedure.
Gli interventi dovranno avvenire all’aperto ed in assenza di pioggia, vento, neve e il materiale rimosso, adeguatamente confezionato, dovrà poi essere temporaneamente depositato lontano da luoghi di transito di persone e in zona delimitata con nastro bicolore.
Quali materiali non possono essere rimossi dai cittadini. I cittadini non possono rimuovere materiali contenenti amianto in situazioni disagevoli o particolari, oppure quando i materiali da rimuovere hanno componenti ‘friabili’ (come le coibentazioni di tubazioni e caldaie, guarnizioni, coibentazioni di soffitti, polverino in amianto, pannelli in cartone-amianto), oppure quando i materiali sono compatti ma danneggiati, per esempio a causa di incendi o allagamenti. Non si può inoltre procedere alla rimozione di materiali che si trovino ad un’altezza superiore ai tre metri o rimuovere il vinil-amianto (il cosidetto linoleum) nel caso in cui sia presente amianto nella colla utilizzata per la posa delle mattonelle.
Il costo dell’operazione per i cittadini. Il costo per il cittadino sarà pari a 57 euro più Iva rimanendo a carico del Comune di San Giovanni Valdarno i rimanenti oneri per la pratica Sispc, trasporto e conferimento.
Per altre informazioni è possibile scrivere all’e-mail raccolta.rifiuti@comunesgv.it
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