15ª EDIZIONE DEL “PREMIO MARCO MELANI”

Conferito alla memoria dell’autrice belga Chantal Akerman

Sabato 11 dicembre 2021, ore 21.00

Sala Consiliare di Palazzo d’Arnolfo, San Giovanni Valdarno

 

 

Premio Marco Melani conferito alla memoria dell’autrice belga Chantal Akerman

Sabato 11 dicembre alle 21 nella sala consiliare di Palazzo d’Arnolfo il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi consegnerà il riconoscimento a Sylviane Akerman, sorella della regista, che nel 2017 ha fondato a Bruxelles la Fondation Chantal Akerman. Tanti gli omaggi e contributi per la 15esima edizione del premio da parte di esponenti della cultura, del mondo del cinema e delle arti visive, sia in presenza che da remoto

Sarà l’autrice belga Chantal Akerman a ricevere quest’anno il “Premio Marco Melani”, organizzato dal Comune di San Giovanni Valdarno e Casa Masaccio, Centro per l’Arte Contemporanea. Giunto alla sua 15esima edizione e finanziato dalla Direzione generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, il prestigioso riconoscimento è stato istituito nel 2006 da Enrico Ghezzi in memoria, appunto, di Marco Melani (San Giovanni Valdarno, 12 aprile 1948 – Roma, 13 aprile 1996), figura di grande spessore intellettuale che ha svolto la sua attività nell’ambito del cinema e della televisione italiana. Ideatore e curatore di storiche trasmissioni televisive quali “Blob” e “Fuori Orario”, il suo lavoro ha attraversato i vari settori dell’arte cinematografica: da regista e sceneggiatore (“Le cinque stagioni” di Gianni Amico, “Il parolaio” con Roberto Benigni e “I cornigliesi” con Enrico Rava), organizzatore di rassegne e festival (da “Ladri di cinema”, che ha visto la partecipazione agli incontri da lui organizzati di registi quali Billy Wilder, Elia Kazan, Bernardo Bertolucci, al “Salso Film Festival”, dove ha scoperto e fatto conoscere Marco Tullio Giordana, Fiorella Infascelli, Amos Gitai, Kenneth Anger, Otar Iosseliani), critico cinematografico (ha collaborato con “L’Espresso”, “Movie”, “Il Manifesto”).
Per questo il “Premio Marco Melani” viene conferito ogni anno a quegli autori e quelle figure di livello nazionale e internazionale che, con la loro creatività, hanno dato spazio alla sperimentazione linguistica e formale in ambito cinematografico e audiovisivo, spesso prestando la loro voce agli strati più marginali della società.

Quest’anno, in occasione della sua 15esima edizione, il “Premio Marco Melani”, curato da Enrico Ghezzi e Rita Selvaggio, viene conferito alla memoria dell’autrice belga Chantal Akerman (Bruxelles, 6 giugno 1950 – Parigi, 5 ottobre 2015), la cui opera rispecchia fedelmente i principi di sperimentazione, innovazione linguistica, inclusione e attenzione verso l’emarginazione sociale su cui lo stesso premio si fonda. E’ una delle registe più importanti della sua generazione, figura di punta nel cinema europeo sperimentale a partire dagli anni Settanta, che ha dato un contributo fondamentale alla storia del cinema femminista. Chantal Akerman ha inoltre avuto un ruolo cruciale nella graduale ed emblematica dissoluzione tra lo spazio del cinema e quello dell’arte.

Il premio sarà consegnato domani, sabato 11 dicembre 2021, alle ore 21, nella sala consiliare di Palazzo d’Arnolfo dal sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi a Sylviane Akerman, sorella della regista, che nel 2017 ha fondato a Bruxelles la Fondation Chantal Akerman supportata da Royal Belgian Film Archives (Cinematek) in questa missione.

“La quindicesima edizione del Premio Marco Melani – dichiarano il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi e l’assessore alla cultura Fabio Franchi – si presenta come un’edizione particolarmente ricca dal punto di vista culturale. Da un lato, infatti, per la seconda volta consecutiva il premio beneficia di un importante finanziamento da parte della Direzione generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, a ulteriore conferma del prestigio e del rilievo assunti negli anni dal premio, un prestigio e un rilievo tali da averlo reso tra i principali premi cinematografici italiani. Dall’altro lato, rilevantissima la scelta dell’autrice a cui è stato deciso di assegnarlo in questa edizione. Per la prima volta il Premio Melani viene conferito ad una donna, Chantal Akerman, regista, sceneggiatrice e artista belga, e per la prima volta il Premio viene conferito ‘alla memoria’, essendo l’artista scomparsa nel 2015. Una scelta che intende premiare il lavoro di una delle più importanti registe della storia del cinema, nonché artista a tutto tondo, tra i principali esponenti del cinema sperimentale, il cui secondo lungometraggio, ‘Jeanne Dielman, 23, quai du Commerce, 1080 Bruxelles’, uscito nel 1975 e definito da subito dalla critica di tutto il mondo ‘il primo capolavoro al femminile della storia del cinema’, figura a tutt’oggi tra i più grandi trenta film di sempre. Un’autrice alla cui opera si sono dichiarati fortemente debitori registi prestigiosi quali Gus Van Sant e Todd Haynes. Una regista che una città come la nostra, che ha nel cinema una delle sue principali vocazioni culturali, non può assolutamente ignorare, e che celebreremo compiutamente anche come artista, con una mostra a lei dedicata in Casa Masaccio che sarà inaugurata a febbraio 2022. Alla cerimonia di premiazione interverranno e porteranno il loro contributo artisti, critici e studiosi di tutto il mondo, alcuni in presenza, altri in collegamento da remoto. In questa serata non potevamo non dedicare un doveroso e sentito omaggio a Marco Melani: a lui, infatti, sarà dedicato un ‘fuori orario’ dalla mezzanotte in poi (nella migliore tradizione della omonima trasmissione televisiva creata e curata da lui ed Enrico Ghezzi), con spezzoni di filmati, testimonianze e contributi vari. Un’occasione importante e da non perdere, quindi, per una serata di alta cultura, per ricordare una delle più grandi registe di sempre e per omaggiare il nostro illustre concittadino Marco Melani ed il suo contributo determinante al cinema. Un ringraziamento particolare da parte nostra – concludono sindaco e assessore –  va ai curatori di questa edizione del premio, Rita Selvaggio ed Enrico Ghezzi, al direttore di Casa Masaccio, Fausto Forte, e al personale dell’Ufficio Cultura, che con grandissima professionalità e competenza ha lavorato garantendo autorevolezza e prestigio a questa iniziativa”.

La cerimonia di premiazione sarà introdotta dalla proiezione di “Saute ma ville” (1968), film di esordio realizzato e interpretato da Akerman a soli diciotto anni. Il cortometraggio ritrae una giovane ragazza che, nella cucina del suo appartamento, dopo aver lavato i pavimenti, ballato, cucinato e bevuto vino, fa esplodere – canticchiando – tutto quello che nel mondo la opprime.

L’edizione del 2021 sarà accompagnata da una serie di omaggi e contributi da parte di esponenti della cultura, del mondo del cinema e delle arti visive, sia in presenza che da remoto.

Oltre a Enrico Ghezzi, direttore del premio, e Rita Selvaggio, curatrice dello stesso, Claire Atherton (film editor) parlerà della regista come di una persona in perenne movimento, libera e intuitiva, provocativa, il cui lavoro costringe ad affrontare noi stessi, gli altri e il mondo in cui viviamo. Interverranno anche Fabio Balducci (artista) e Carole Billy (Associate Director, Exhibitions & Special Projects, Marian Goodman Gallery – New York, Parigi, Londra). Céline Brouwez (responsabile della Fondation Chantal Akerman presso Cinematek) presenterà la Fondazione e il lavoro svolto a partire dal 2017 al fine di conservare e rendere fruibile tramite iniziative di promozione, premi, progetti di ricerca e collaborazioni, l’immenso patrimonio artistico lasciato dalla regista per tramandarlo alle nuove generazioni. Rinaldo Censi (critico cinematografico) parlerà di News from Home, film del 1977 ambientato a New York in cui Akerman, attraverso una serie di “lettere d’amore” scritte alla madre in Europa, medita sull’alienazione urbana e la disconnessione familiare. L’intervento di Ivone Margulies (studiosa e critica cinematografica, docente presso il dipartimento di Film and Media Studies all’Hunter College e al Graduate Center della City University of New York, Cuny) dal titolo “A dry and moving intensity” si concentrerà sulle modalità con cui Akerman trasmuta il quotidiano, parlerà del suo tempismo infallibile e delle sue brillanti esplorazioni nei territori di un linguaggio secondario fatto di lettere, canzoni, cliché. E ancora, Adam Roberts (regista, produttore, curatore e critico cinematografico), offrirà un profondo omaggio sia professionale che personale ricordando la personalità di Akerman, così radicale e profondamente umana. Roberts leggerà un passaggio dal suo libro “Lamentation. In the Stuart Croft Archive”, un discorso di commiato per la regista.

Nel corso della serata verrà inoltre proiettato La Chambre (1972, Belgio), interamente ambientato nell’appartamento di SoHo della regista, primo cortometraggio girato durante la permanenza a New York e che si ispira forse al minimalismo degli “anti-film” di Andy Warhol. A chiusura della cerimonia La Paresse(1986, Germania), un cortometraggio che è un segmento del film collettivo Seven Women, Seven Sins, un’eccezionale collaborazione tra sette registe donne del cinema indipendente che si immergono nell’esplorazione dei sette peccati capitali biblici.

In conclusione, a partire dalla mezzanotte, “Fuori Orario” – marco melani, (in) (sod) dis-fare il cinema, con film, contributi e testimonianze dedicate a Marco Melani.

La cerimonia verrà trasmessa in diretta streaming sulla piattaforma Civicam “Musei Sgv” (museisgv.civicam.it), sulla  pagina ufficiale del Comune di San Giovanni Valdarno (comunesgv.it), sul sito del museo Casa Masaccio , Centro per l’Arte Contemporanea (casamasaccio.it), sulle pagine Facebook del Comune di San Giovanni Valdarno e di Casa.

In ottemperanza alle disposizioni governative, per accedere alla sala consiliare è obbligatorio il Green Pass da esibire in formato digitale o cartaceo.

 

L’iniziativa è realizzata con il contributo e il patrocinio della  Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura in collaborazione con Marian Goodman Gallery (New York, Parigi, Londra), Fondation Chantal Akerman (Bruxelles), Royal Belgian Film Archives – Cinematek (Bruxelles).

Chantal Akerman (Bruxelles, 6 giugno 1950 – Parigi, 5 ottobre 2015) è stata una regista, sceneggiatrice e artista belga, pioniera del cinema femminista ed è considerata oggi tra i più importanti registi della sua generazione. Nata a Bruxelles da genitori polacchi sopravvissuti al trauma dell’olocausto, un tema ricorrente nella sua opera, Akerman raggiunse l’apice del successo come regista di avanguardia durante gli anni Settanta grazie a “Jeanne Dielman, 23, quai du commerce, 1080 Bruxelles”, uscito nel 1975 e ancora oggi considerato come uno dei capolavori della storia del cinema. Regista di oltre 40 film, Akerman fu una delle prime personalità a sperimentare le opportunità che il cinema poteva offrire alle arti visive, sotto forma di installazioni. Recentemente, Eye Filmmuseum di Amsterdam le ha dedidato “Passages”, ampia mostra personale curata da Jaap Guildemond. Personali importanti delle opere di Akerman si sono tenute al ICA di Londra (2014-2015), al Museo d’Arte Contemporanea di Antwerp in Belgio (2012), al MIT di Cambridge, Massachusetts (2008), al Museo d’Arte di Tel Aviv in Israele (2006), al Museo dell’Arte dell’Università di Princeton nel New Jersey (2006) e al Centro Georges Pompidou di Parigi (2003). Akerman ha partecipato a “Documenta XI” (2002) e alla Biennale di Venezia (2001, 2015). Nel 2011 una retrospettiva dei suoi film si è tenuta al Vienna Film Festival. Fra le sue prossime mostre “From the other side” presso Marian Goodman Gallery, sede di Parigi.

 

 

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