Vedere il giorno e la notte. L’impegno civile di Venturino Venturi. Un ciclo di incontri tra arte grafica e storia

E loro verranno, angolosi arcigni, ricoperti di spunzoni, io li guarderò, mi metterò ritto davanti a loro con i piedi pigiati in terra e gli butterò contro il mio zufolo con violenza come una bomba. Ma se malgrado, loro continueranno a passare sopra di me ed ad andare oltre, allora troveranno tanti e tanti bambini col flauto. Si stancheranno e si metteranno a sedere, si leveranno l’elmo pesante, si asciugheranno il sudore dal viso, e, con tanta malinconia, sorrideranno verso il suono dolce dei flauti. E allora, signore e signori, ricomincerete a piangere e a ridere davvero e a vedere il giorno e la notte. Allora ci sarete. Buongiorno Signore e Signori!

Venturino Venturi, 1946

Un ciclo di incontri sul tema dell’impegno civile nella grafica, nell’arte e nella storia, organizzati a corollario dell’evento espositivo Vedere il giorno e la notte. L’impegno civile di Venturino Venturi, a celebrare i venti anni della scomparsa dello scultore nelle sedi di Loro Ciuffenna (Museo Venturino Venturi), Terranuova Bracciolini (Palazzo Concini) e coronato dal restauro del Murale di Castelnuovo dei Sabbioni.

Il 28 ottobre Andrea Rauch a Loro Ciuffenna nello spazio della Filanda parlerà dello straordinario racconto per immagini intessuto da grafici di profilo internazionale che hanno scelto di illustrare i temi più alti dell’impegno civile. Elia Bruttini il 18 novembre a Montevarchi nel Museo del Cassero presenterà una ricognizione dal punto di vista sociale, economico e culturale delle varie esperienze d’impegno civile dall’età antica fino ai giorni nostri. Infine Lucia Fiaschi, il 16 dicembre nel Museo MINE, proporrà un excursus sui principali monumenti italiani che hanno a soggetto la memoria dell’impegno civile particolarmente volti alle tragiche vicende del secondo conflitto mondiale.

 

LA PACE MANIFESTA

Conversazione di Andrea Rauch

28 ottobre 2022, la Filanda di Loro Ciuffenna

 

La Pace Manifesta è il titolo della conversazione di Andrea Rauch che mostra e racconta come, durante soprattutto il ventesimo secolo, la grafica abbia commentato visivamente gli accadimenti che si sono succeduti, in campo politico e sociale. Guerra e pace, potrebbe dirsi, perché è proprio dall’alternanza tra pace e guerra che il racconto delle immagini prende avvio e ci mostra come si sia passati dalla prima alla seconda guerra mondiale, allo scoppio dell’atomica, alla guerra fredda e poi alle guerre “locali”, dal Vietnam al Medio oriente, dal conflitto tra Israele e Palestina, alle guerre “dimenticate” del Centro Africa. Una carrellata di orrori, di momenti che si vorrebbero dimenticare, ma che le immagini dei grandi grafici presentati (da John Heartfield a Ben Shahn, da Albe Steiner a Seymour Chwast, da Uwe Loesch a Milton Glaser, da Shigeo Fukuda a Ikko Tanaka…) ci riportano continuamente alla memoria. Una grafica che vuole essere sempre responsabile e responsabilizzata, che non si limita a presentare “belle figurine” ma che vuol far, soprattutto, riflettere. Immagini che chiedono a ognuno di essere parte “attiva” del mondo in cui viviamo.

 

TRA MEMORIA, PROPAGANDA E SOLIDARIETÀ. LUOGHI, PERSONAGGI E TESTIMONIANZE DELL’IMPEGNO CIVILE ATTRAVERSO I SECOLI

Conversazione di Elia Bruttini

Il Cassero per la Scultura, Montevarchi

 

L’intervento presenterà una breve ricognizione dal punto di vista sociale, economico e culturale delle varie esperienze di impegno civile dall’età antica fino ai nostri giorni. Esso si richiama da sempre a motivazioni profonde, frutto della condivisione di una certa idea del bene comune, che si è tradotta in impegno operoso a favore della comunità. Queste esperienze, multiforme e molto diverse ideologicamente tra loro, hanno generato uno straordinario lascito di testimonianze artistiche, culturali, filantropiche e solidaristiche, di cui sono ancora visibili le tracce materiali e immateriali, e rappresentano tasselli importanti per la definizione della società in cui viviamo oggi.

 

ARTE DI IMPEGNO CIVILE

Conversazione di Lucia Fiaschi

16 dicembre 2022, Museo MINE di Castelnuovo dei Sabbioni

Un tema di lunghissima data e particolarmente vitale nella seconda metà del novecento dacché Arturo Martini con il Palinuro (Monumento al partigiano Masaccio) uscì con un solo colpo d’ala dalla retorica commemorativa che aveva caratterizzato l’espressione del monumentale in Italia. La conversazione propone una lettura di episodi di monumentalistica italiana del secondo dopoguerra, opere certamente capaci negli esiti migliori di affrancarsi dall’obbligo celebrativo.

 

Tutte le conversazioni avranno inizio alle ore 17 e sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

https://www.comunesgv.it/content/uploads/2022/10/invito-web-1-765x1024.jpghttps://www.comunesgv.it/content/uploads/2022/10/invito-web-1-150x150.jpgUfficio StampaEventiE loro verranno, angolosi arcigni, ricoperti di spunzoni, io li guarderò, mi metterò ritto davanti a loro con i piedi pigiati in terra e gli butterò contro il mio zufolo con violenza come una bomba. Ma se malgrado, loro continueranno a passare sopra di me ed ad andare oltre,...sito ufficiale

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