Tra letteratura e musica rap. Al Masaccio il talk di Murubutu

Questa mattina al cinema teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno gli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado del territorio hanno incontrato il rapper e docente di filosofia Alessio Mariani, in arte Murubutu. Ha partecipato all’evento, che rientra fra le iniziative per la Festa della Toscana, anche il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo

“Pro-fes-so-re! Pro-fes-so-re!”, lo hanno acclamato sul palco gli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado del territorio. Questa mattina, martedì 28 marzo, al teatro cinema Masaccio di San Giovanni Valdarno, per le celebrazioni della Festa della Toscana, è arrivato il rapper e docente di filosofia Alessio Mariani, in arte Murubutu, artista conosciuto e apprezzato a livello internazionale che canta in rap racconti mitologici, epiche battaglie, letteratura, figure del passato e il pensiero dei grandi filosofi. Il nome richiama la figura del «marabutto» di alcune tradizioni africane che incanta e cura con la parola.

“Alessio Mariani e Murubutu – ha spiegato l’artista –  possono sembrare due figure distinte, che hanno vite diverse ma appartengono a due dimensioni che dialogano e si contaminano. Contenuti che io presento e che approfondisco a scuola confluiscono in modo diretto e indiretto all’interno dei pezzi. E l’esperienza da professore, lo stare a contatto con i ragazzi mi spinge a cercare nuovi strumenti di dialogo, nuove chiavi per entrare in sintonia con le loro sensibilità, i loro sogni e le loro paure. E sono felice di partecipare a iniziative come questa che mi permettono di raccontare e confrontarmi”.

L’evento rientra fra le iniziative per la Festa della Toscana e risponde al tema proposto per la scorsa edizione dal Consiglio Regionale, che ha accolto e cofinanziato l’incontro. L’articolo 21 della Costituzione (“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”) è stato interpretato con una proposta che ha voluto  esplorare opportunità inattese di apprendimento e di riflessione socio-culturale offerte da linguaggi e forme di comunicazione non convenzionali in ambito scolastico, ma ben conosciute e apprezzate dai giovani.

Ad aprire l’iniziativa il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e l’assessore alla cultura del comune di San Giovanni Valdarno Fabio Franchi.

“Siamo felici di essere qua a presentare l’evento ‘Tra letteratura e rap, talk di Murubutu’, in cui il noto rapper e scrittore ci accompagnerà in un viaggio alla scoperta dei legami tra due mondi spesso considerati lontani e distanti”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo introducendo l’appuntamento. “Grazie alla sua grande sensibilità artistica e alla sua conoscenza profonda della letteratura, Murubutu ci guiderà attraverso le influenze e le contaminazioni che si sono verificate nel corso degli anni tra la poesia scritta e la musica rap. Un’occasione unica per riflettere sulla forza della parola e sulla sua capacità di ispirare e unire le persone, indipendentemente dalla forma artistica che essa assume. Siamo particolarmente orgogliosi di presentare questo evento come parte delle iniziative legate alla Festa della Toscana, che quest’anno celebra il tema della libertà d’espressione. Siamo convinti che l’arte e la cultura siano strumenti fondamentali per esprimere la nostra libertà e per stimolare il dibattito e la riflessione sulla società in cui viviamo”.

Obiettivo dell’incontro è stato quello valorizzare le tradizioni e l’identità culturale e valoriale della Toscana, offrendo agli studenti l’opportunità di riflettere su tematiche attuali, di ascoltare la storia e la filosofia in una maniera inconsueta, divertente e di indubbio interesse

“La Festa della Toscana – ha aggiunto l’assessore alla cultura Fabio Franchi – fu istituita dal Consiglio Regionale Toscana nel 2001 per celebrare quel 30 novembre del 1786 in cui Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana, promulgò la nuova riforma penale toscana, che rese il Granducato di Toscana il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte. Dal 2001, quindi, la Festa della Toscana è stata occasione per organizzare numerosissime iniziative, volte tutte a promuovere i diritti umani e i valori di pace e di giustizia che  costituiscono l’elemento imprescindibile dell’identità toscana. Per l’edizione 2022, le cui iniziative si concludono in questi giorni e che è stata dedicata alla promozione dell’art. 21 della nostra Costituzione e alla libertà di manifestazione del pensiero, abbiamo voluto organizzare un evento di particolare rilevanza, rivolto in primis agli studenti dei nostri istituti superiori: il talk di Murubutu, al secolo Alessio Mariani, docente liceale di professione, e artista versatile e fortemente innovativo. Non un viaggio pedante e banale: Murubutu lo condurrà al suono di rap, uno dei generi musicali più in voga tra le giovani generazioni. Un modo efficace, quindi, in un mix di ‘tradizione’ e ‘innovazione’, per avvicinare i giovani alla cultura e far apprezzare loro ancora di più la grandezza dei più importanti autori della storia della letteratura. Con questa iniziativa vogliamo ribadire la nostra convinzione che l’arte e la cultura rendono liberi e l’espressione artistica resta una delle più alte e nobili forme di libertà di manifestazione del pensiero. Un ringraziamento particolare al Consiglio Regionale toscano per il contributo fornito a questa iniziativa, e un sincero ringraziamento al presidente Antonio Mazzeo, per aver creduto in questo progetto, per averlo sostenuto, e per essere presente all’iniziativa”.

Dopo i saluti istituzionali, sul palco è poi salito il protagonista della mattina, Murubutu, rapper e docente di storia e filosofia presso il liceo Matilde di Canossa di Reggio Emilia. L’artista da diversi anni lavora sull’interazione fra contenuti scolastici e musica e sulla contaminazione fra rap e narrativa, con l’intento di rendere il genere rapping un mezzo espressivo per trasmettere contenuti di carattere culturale senza perdere l’attenzione verso la cura stilistica. Ha dato vita al sottogenere musicale del “rap didattico”. Deve la sua notorietà soprattutto ai suoi interventi, condotti presso varie istituzioni culturali italiane ed estere, su “Dante Alighieri a tempo di rap: conversazioni dantesche con Murubutu & Claver Gold”, in cui, partendo da alcuni personaggi della terza cantica, li reinterpreta attraverso un percorso di attualizzazione e comunicazione, con i suoni e le metriche tipici della musica rap. Personaggi come Caronte, Pier della Vigna, Taide assumono una valenza metaforica spendibile nella contemporaneità e vengono riletti in relazione a tematiche come dipendenza da sostanze, bullismo, prostituzione, individualismo, che caratterizzano la società contemporanea.

Intervistato dalla giornalista Martina Giardi, Murubutu ha parlato di sé, della sua musica, della ricerca vocale e strumentale, delle sue passioni, delle sue influenze, delle collaborazioni con grandi artisti, di quanto sia difficile ma stimolante e necessario saper parlare ai giovani.

E dopo essersi prestato volentieri a rispondere alle tante domande e curiosità dei ragazzi e delle ragazze presenti in sala, ha concluso cantando alcuni dei suoi pezzi più amati.

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