Siglato il Patto tra Comune di SGV e Istituzioni scolastiche. Il Sindaco Vadi e l’Assessore Garuglieri: “Un’alleanza tra didattica, istituzioni e società civile per rafforzare le potenzialità formative della nostra città”
L’obiettivo generale del Comune e delle Istituzioni Scolastiche della Città di San Giovanni Valdarno è quello di migliorare le condizioni di benessere della comunità e degli studenti che frequentano le scuole del primo e secondo ciclo, e di aprire nuove prospettive formative.
Un patto tra Comune di San Giovani Valdarno e Istituzioni Scolastiche della città, e la costituzione di un tavolo permanente con l’obiettivo di creare un asset di sviluppo per tutta la comunità. Il documento è stato sottoscritto questa mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso Palazzo d’Arnolfo alla quale hanno preso parte parte Valentina Vadi, Sindaco di San Giovanni Valdarno Nadia Garuglieri, Assessore all’Istruzione; Lorenzo Pierazzi, Dirigente ISIS Valdarno; Francesco Dallai , Dirigente dell’Istituto Comprensivo Masaccio; Riccardo Salvini, Presidente CGT Centro di GeoTecnologie – Università di Siena. Emilia Minichini, Dirigente Istituto Comprensivo Marconi e Lucia Bacci, Dirigente Licei “Giovanni da San Giovanni”; Liceo delle scienze umane, liceo economico-sociale, liceo linguistico; Liceo scientifico S.T.E.M. C.A.I.E. CAMBRIDGE, non erano presenti alla conferenza stampa per impegni professionali hanno comunque sottoscritto il patto.
Un percorso volto a valorizzare il tessuto sociale della città e accrescere la partecipazione alla vita della comunità, alla costruzione di forme di cittadinanza attiva nell’ottica di un disegno strategico unitario che vede alleanza tra Comune e Scuole.
Il patto tra il Comune e le istituzioni scolastiche del territorio ed il polo scolastico superiore costituito dal Centro di Geotecnologie dell’Università di Siena, prevede, tra le altre cose: la condivisione delle attività per la qualificazione e l’ampliamento dell’offerta formativa come condizione strategica per lo sviluppo culturale, sociale e civile della comunità locale; il confronto continuo finalizzato ad arricchire, reciprocamente, le proprie linee di azione per la promozione di iniziative di sensibilizzazione nei confronti di specifiche tematiche pedagogiche e socio educative; la promozione dello sviluppo della coesione sociale attraverso l’educazione alla cittadinanza attiva.
Le azioni strategiche che, in via prioritaria, il tavolo permanente porterà avanti sono volte alla costituzione del polo di sperimentazione del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai 6 anni; alla promozione di percorsi di istruzione tecnica superiore (ITS); all’istituzione di percorsi di istruzione per gli adulti/serali in una logica di Life Long Learning; alla promozione percorsi universitari.
All’interno del patto il Comune e la Scuola condividono, inoltre, la sperimentazione di azioni innovative come il Service Learning: un approccio pedagogico che unisce il “learning” cioè l’apprendimento al “service” cioè l’impegno costruttivo per la comunità, un modo per sviluppare la cittadinanza attiva.
- l’apertura e l’utilizzo degli spazi della scuola per lo svolgimento di attività extracurriculari ed extrascolastiche rivolte non solo agli studenti e alle loro famiglie, ma anche alla comunità esterna alla scuola.
- la scuola come centro di aggregazione sociale che offre occasioni formative orientate allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e di educazione ambientale, ivi compreso il potenziamento della cultura musicale/strumentale con la costituzione della rete “Valdarno in Musica” e di promozione di attività che favoriscano l’inclusione.
“Il patto con le istituzioni scolastiche ha come obiettivo quello di rafforzare le potenzialità formative del territorio e rappresenta uno dei principali impegni del programma per la città di San Giovanni su cui l’Amministrazione comunale sta lavorando – ha dichiarato il Sindaco Valentina Vadi – La presenza di due istituti scolastici contraddistingue San Giovanni dagli altri Comuni per la sua capacità di essere un centro formativo importante per il Valdarno: un valore aggiunto che il patto siglato oggi ha l’obiettivo di rafforzare. Nello specifico gli assi formativi che andiamo a irrobustire sono: lo 0-6, attraverso una continuità dei percorsi tra asili nido e scuole dell’infanzia, i percorsi di istruzione tecnica superiore, l’istituzione di percorsi di istruzione per gli adulti/serali in una logica di Life Long Learning, e la promozione percorsi universitari. Prende così forma un percorso volto a valorizzare e potenziare le opportunità formative della città, caratteristiche determinanti per l’inserimento nel mondo del lavoro delle nuove generazioni e per creare opportunità di sviluppo in tutto il territorio”.
“Stabiliamo oggi un’alleanza strategica tra Comune e istituzioni scolastiche, mettendo insieme una moltitudine di opportunità per gli studenti e per tutta la comunità – ha spiegato l’Assessore all’Istruzione Nadia Garuglieri – Il patto è un modo per formalizzare una collaborazione che ha la finalità prioritaria di arricchire il nostro territorio sia con modelli educativi nuovi come l’offerta integrata dello 0-6 anni che ampliando l’offerta formativa con percorsi di terzo livello. Il Patto prevede anche azioni innovative come il “service learning” , un approccio pedagogico che promuove la dimensione sociale dell’apprendimento e lo sviluppo delle competenze relazionali e di cittadinanza, dove la scuola diventa soggetto partecipe della vita della comunità. A questo proposito partirà a breve un progetto, in collaborazione con la scuola, realizzato con il supporto delle associazioni del territorio, che ha come obiettivo quello di sostenere il percorso formativo di giovani, ragazzi/e, bambini/e che in questo periodo di lockdown ed emergenza sanitaria hanno avuto difficoltà a seguire le lezioni. La Didattica a distanza ha incrementato le disuguaglianze sociali esistenti rendendo ancora più fragili quelle situazioni che già lo erano oltre a crearne di nuove. Per questo abbiamo pensato, con questo progetto, di coinvolgere gli studenti più grandi ed un pool di insegnanti in pensione nell’attività di doposcuola. Lo scopo è anche quello di contrastare l’abbandono scolastico, che nella provincia di Arezzo raggiunge percentuali preoccupanti e che la situazione contingente rischia di far aumentare. Un progetto con un ricaduta reale e immediata sul territorio che unisce in maniera proficua la scuola, le istituzioni e la società civile”.
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