Sarà Michel Feuillet a chiudere i festeggiamenti per il Capodanno toscano

Ultimo appuntamento venerdì 23 aprile alle 17,30 con il professore emerito dell’Università di Lione, tra i massimi esperti al mondo su Beato Angelico e fine conoscitore dell’iconografia dell’Annunciazione

E’ stato presentato questo pomeriggio, al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno, l’ultimo atteso appuntamento del ciclo di incontri “Intorno al Capodanno toscano e all’Annunciazione” in programma il 23 aprile alle 17,30. Sarà Michel Feuillet, professore emerito dell’Università di Lione a chiudere il ricco calendario di eventi organizzati dal Comune di San Giovanni Valdarno, con la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana. Specialista in iconografia cristiana, storico dell’arte e scrittore, Feuillet è autore di diversi libri su Beato Angelico. Il suo “Lexique des symboles chrétiens”, Lessico dei simboli cristiani, è divenuto manuale di riferimento per tutti gli studi di semantica dei simboli cristiani. Tra le sue opere troviamo anche “Beato Angelico, Le maÎtre de l’Annonciation”, il maestro dell’Annunciazione, Mame 1994 e “Beato Angelico. L’Annunciazione di S. Giovanni Valdarno” Sef 2000.
“A conclusione del ricco calendario di eventi dedicati al Capodanno toscano e alla festa dell’Annunciazione del 25 marzo, con cui fino al 1749 iniziava l’anno a Firenze e in molte altre città della Toscana, siamo felici di poter finalmente ospitare un esperto studioso di Beato Angelico e fine conoscitore dell’iconografia dell’Annunciazione”, ha dichiarato Michela Martini, direttrice del Museo della Basilica. “Feuilet – ha continuato – è il solo che abbia dedicato alla tavola di San Giovanni una pregevolissima opera monografica, analizzandone finemente la complessità simbolica, la ricchezza dei dettagli, ma soprattutto dandone una lettura profondamente spirituale e contestualizzata, nella Firenze di Cosimo il Vecchio e Michelozzo, di Papa Eugenio IV e del Concilio di Firenze, della grande riforma dell’Ordine domenicano che ebbe come sue guide Giovanni Dominici e Antonino Pierozzi”.
Lo studio accurato e il confronto del capolavoro di San Giovanni con le altre due Annunciazioni di San Domenico di Fiesole, oggi al Prado, e di Cortona nell’opera di Feuillet “L’invisible dans le visible”, ha permesso di comprendere l’importanza di molti dettagli altrimenti enigmatici come il pavimento marezzato simbolo di caducità, finitezza e mutevolezza terrena rispetto alla perfezione divina rappresentata dal cielo stellato simmetrico e definito.
L’autore sarà il protagonista dell’evento “Beato Angelico – L’Annunciazione di San Giovanni Valdarno – Arte e spirito” che si svolgerà venerdì 23 aprile alle 17,30. Dopo i saluti istituzionali da parte dell’Amministrazione comunale, sarà possibile ascoltare le letture di Lorenzo Michelini con intermezzi musicali a cura del maestro Raffaello Ravasio. La regia sarà affidata al giornalista Fabrizio Mandorlini, coordinatore dell’associazione Terre di Presepi. L’evento sarà fruibile in diretta sulla pagina Facebook del Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie e su quella del Comune e sarà poi pubblicato sulla piattaforma Civicam del Comune di San Giovanni Valdarno dove rimarrà visibile anche in futuro.

“Con la conferenza del professor Michel Feuillet di venerdì – dichiarano il sindaco Valentina Vadi e l’assessore alla cultura Fabio Franchi – chiudiamo un ricco e intenso ciclo di appuntamenti con i quali nel nostro Comune abbiamo festeggiato il Capodanno Toscano. E lo abbiamo fatto in collaborazione con i tre musei della nostra città, convinti che, per quanto chiusi al pubblico in ragione della pandemia, i musei rappresentino un fondamentale, preziosissimo e irrinunciabile presidio culturale e possano dispiegare la loro funzione di promozione del sapere, della cultura e del ‘bello’. Abbiamo pertanto organizzato un percorso che affrontasse il tema del Capodanno (ossia del ciclo del tempo) e dell’Annunciazione, sviluppandoli secondo la vocazione specifica di ciascun museo: il Museo delle Terre Nuove si è occupato di una riflessione sul tempo sacro nel Medioevo e i suoi rapporti con la percezione del tempo oggi, e di un percorso sulle Annunciazioni nella storia dell’arte, Casa Masaccio ha sviluppato una riflessione sulle Annunciazioni nell’arte contemporanea e infine con il Museo della Basilica che, in ragione di quel capolavoro assoluto che vi è esposto, l’Annunciazione del Beato Angelico, propone un appuntamento assolutamente imperdibile, degna conclusione di un ciclo di incontri di spessore notevole. Michel Feuillet, tra i massimi studiosi al mondo del Beato Angelico, farà infatti dono (queste le sue testuali parole, per le quali lo ringraziamo) di una conferenza che affronterà l’Annunciazione sia sotto il profilo prettamente artistico, che per le implicazioni spirituali che essa ha. L’appuntamento è quindi di particolare pregio, e sarà impreziosito da intermezzi di musica e letture, in un percorso prezioso e variegato, tra arte, parola e musica, volto a valorizzare al meglio l’opera d’arte più bella e importante che abbiamo nella nostra città. Un ulteriore elemento che ci preme sottolineare è la presenza di Fabrizio Mandorlini, giornalista, coordinatore dell’associazione Terre di Presepi e portavoce dell’associazione Città dei Presepi (a cui il Comune di San Giovanni Valdarno ha rinnovato l’adesione nell’ultimo Consiglio comunale), da sempre impegnato nella promozione dell’arte, e che aveva già ospitato l’Annunciazione di San Giovanni Valdarno nella puntata del suo webinar ‘L’Italia dell’Arte’ del 18 febbraio scorso. Non resta che ringraziare i direttori dei musei della nostra città, Valentina Zucchi per il Museo delle Terre Nuove, Michela Martini per il Museo della Basilica, e Fausto Forte per Casa Masaccio, per il ricco programma che hanno messo in campo, e per gli importanti appuntamenti culturali che ci hanno offerto.”

Il progetto, presentato dal Comune di San Giovanni, con il coinvolgimento del Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, del Museo delle Terre Nuove e di Casa Masaccio Centro per l’arte contemporanea, ha offerto un programma di proposte culturali tese a valorizzare il patrimonio artistico cittadino e offrire una riflessione multidisciplinare che ha intrecciato arte, storia, teologia e filosofia.

“Il nostro ringraziamento – ha concluso Michela Martini – va al Comune di San Giovanni, e in particolare all’assessore alla cultura Fabio Franchi, che, nonostante il difficile momento, ha continuato a promuovere con i tre musei cittadini iniziative di valorizzazione del ricco patrimonio storico-artistico della nostra bella città”.

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