Secondo ciclo di “Pro e Contro. Frammenti di storia dell’arte dall’Ottocento al Novecento”, a cura di Marco Fidolini

Il secondo ciclo di incontri tenuti dal pittore e saggista Marco Fidolini si svolgerà a Palomar, la Casa della Cultura, con primo appuntamento, dal titolo “Pittura stratta, dadaismo e post dadaismo”, sabato 18 marzo

 Il secondo ciclo di “Pro e Contro. Frammenti di storia dell’arte dall’Ottocento al Novecento”, a cura di Marco Fidolini, torna a Palomar questo sabato 18 marzo alle ore 17.

Dopo il grande successo del primo ciclo, tenutosi tra novembre e dicembre scorsi, questa primavera accoglie quattro nuovi appuntamenti dedicati all’arte e agli artisti che hanno segnato in modo particolare il novecento. Una visione inedita, volta a stimolare un costruttivo dibattito, quella che Marco Fidolini riesce a dare parlando di movimenti artistici che si sono sviluppati tra la prima guerra mondiale e il periodo a seguire, analizzandone in modo scrupoloso e critico i pro e i contro.

Questa mattina, mercoledì 15 marzo, sono stati presentati i quattro appuntamenti che si svolgeranno tra marzo e aprile.

“Il primo ciclo di incontri sull’arte contemporanea che Marco Fidolini tenuto tra novembre e dicembre si è rivelato non solo un grande successo – dichiarano il Sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi e l’Assessore alla Cultura, Fabio Franchi – ma anche un’iniziativa di estremo interesse culturale. Il risultato, sia in termini di pubblico, che di temi posti e di discussioni e riflessioni suscitate, è stato notevole, persino superiore alle aspettative (che pure erano molto elevate). Questo secondo ciclo era già in programma quando abbiamo dato inizio al primo, ma il successo che i primi appuntamenti hanno avuto e l’enorme interesse da parte del pubblico che hanno riscosso ci ha spinto a organizzarlo con ancora maggior convinzione. Indubbiamente buona parte del successo è dovuto al relatore: Marco Fidolini è un pittore di fama e di alta qualità, molto noto in città, dove ha anche esposto le proprie opere numerose volte. Ma Marco Fidolini è anche un intellettuale a tutto tondo, di grandissima competenza e di vastissima preparazione, che ha studiato a fondo gli artisti e i movimenti oggetto degli incontri, sui quali ha anche scritto in numerosi libri. Le analisi di Fidolini, come abbiamo avuto modo di apprezzare nel primo ciclo di incontri, sono sempre acutissime e documentatissime, ma allo stesso tempo rifuggono nettamente l’automatica (e spesso acritica) adesione alla critica accademica o mainstream. Con il suo essere a volte contro corrente, con la sua vis polemica, ma allo stesso con la profonda lucidità e competenza che lo contraddistinguono, Fidolini ci instilla il “dubbio” e ci invita a leggere o a rileggere le opere d’arte, gli artisti e i movimenti, in modo autonomo, invitandoci allo stesso tempo a liberarci di tante, troppe “certezze” alle quali abbiamo aderito troppo spesso in modo acritico, magari solo perché provenienti da fonti “autorevoli”. Suscitare dubbi, aprire dibattiti: ed è proprio quello che è avvenuto al termine di ogni appuntamento del primo ciclo di incontri, e che siamo certi avverrà anche in questo secondo ciclo. A Marco Fidolini, quindi, il nostro ringraziamento per aver arricchito la nostra città, già vocata naturalmente all’arte e alla cultura, con importanti spunti di dibattito, e un invito a tutti gli interessati, dai semplici appassionati, agli studenti di materie artistiche, fino agli studenti delle scuole, a partecipare a questi incontri: non ve ne pentirete.”

Il primo appuntamento dal titolo “Pittura stratta, dadaismo e post dadaismo” è per sabato 18 marzo ore 17. Il secondo appuntamento, sabato 1° aprile, “Realismi e realismo esistenziale del secondo novecento”, sarà dedicato a Bacon, Guttuso, Guerreschi e Ferroni. Si passa poi a sabato 15 aprile con “Pop Art e Iperrealismo” per concludere il ciclo, sabato 29 aprile, con “Simmetrie e confronti: da Casorati e Sironi ad Hopper”.

“Anche questi ultimi 4 incontri sull’arte – ha aggiunto Marco Fidolini – propongono letture e analisi esegetiche che contraddicono molte archiviazioni del panorama artistico internazionale. Un complesso panorama storico-iconografico che dalla metà dell’Ottocento attraversa il Novecento e lambisce il nostro tempo. Già il titolo di questi incontri (Pro e contro) manifesta un disegno critico che intende sondare, e perfino ribaltare, i valori e i disvalori consolidati da tanta fumosa saggistica d’arte, spesso governati dal mercato e dalla finanza, nonché sottoposti alle innumerevoli pressioni mediatiche, al turbinio dell’immaginario collettivo e all’enfasi  della popolarità”.

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