Presentazione del film documentario -“Mehr Licht!”- (più luce!) di Giulia Lenzi

17ª GIORNATA DEL CONTEMPORANEO
Presentazione del film documentario
-“Mehr Licht!”- (più luce!)

di Giulia Lenzi

11 dicembre 2021, ore 16:30
Palomar, Casa della cultura
Piazza della Libertà 15, San Giovanni Valdarno

-“Mehr Licht!”- (più luce!), still dal film
© Giulia Lenzi

Giornata del Contemporaneo, a Palomar sarà proiettato il film documentario della mostra -“Mehr Licht!”- (più luce!), girato da Giulia Lenzi

Domani, sabato 11 dicembre alle 16, in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci ( Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani), Casa Masaccio, Centro per l’Arte Contemporanea presenta alla Casa della cultura il film documentario sulla mostra in corso fino al 6 febbraio 2022

 

In occasione della diciassettesima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, Casa Masaccio, Centro per l’Arte Contemporanea presenta al pubblico, il film documentario della mostra -“Mehr Licht!”- (più luce!), girato da Giulia Lenzi. L’iniziativa si svolgerà domani, sabato 11 dicembre alle 16 a Palomar, la Casa della cultura di San Giovanni Valdarno.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura Fabio Franchi, la parola passerà al direttore di Casa Masaccio Fausto Forte e alla curatrice della mostra -“Mehr Licht!”- (più luce!), in corso a Casa Masaccio fino al 6 febbraio 2022.

L’esposizione, dedicata alla memoria di Daniele Del Giudice (1949-2021), indaga, attraverso i lavori di sette artisti internazionali appartenenti a diverse generazioni, il concetto di luce come soggetto e materia dell’arte.
Guidati dalle voci degli stessi artisti, è possibile ripercorrere la mostra in una sorta di esperienza immersiva accompagnati dagli echi lontani di “Luci serene e chiare”, un componimento musicale a cinque voci composto da Carlo Gesualdo, Principe di Venosa (1560-1613) che fonde sapientemente parole e musica.
“Vettori per catturare l’attenzione”, nelle parole dell’artista Kaspar Müller, le lampadine che aprono il documentario nella forma di un’installazione a metà tra l’arte e il design, comunicano “in forma fantasiosa e bizzarra, in gran parte regolamenti, leggi e norme, così come condizioni ecologiche ed economiche, che contraddistinguono la nevrotica creatività capitalista”, mentre, rischiarato dalla fiamma di una lampada ad olio fuori formato, il chiasso di Casa Masaccio, si trasmuta in “una qualsiasi osteria dell’Europa continentale”, ospitando il protagonista dell’opera di Daniele Milvio, un “amico dal poco rispetto di sé”. Michel Verjux, con uno dei suoi éclairages, porta “non la luce, ma l’illuminazione” sul vecchio camino di Casa Masaccio, una riflessione su quello che è passato ma anche sul presente, così come accade per Joseph Kosuth che, appropriandosi di oggetti, contenuti semantici e concetti ideati ed appartenuti ad altri, li rinnova nel significato, facendoli propri: “come artisti iniziamo tutti a costruire con quello che è dato. Ci appropriamo di frammenti di significato dai detriti della cultura e costruiamo altri significati, che sono nostri”.

“Cancellare la realtà, cancellare quello che è visibile, per arrivare a vedere qualcosa di diverso, per rendere l’invisibile visibile” dichiara Ann Veronica Janssens; “Penso sempre al momento in cui tutti se ne vanno e il museo chiude e… cosa succede? […] Succede che tutto rimane silenzioso al buio e questi oggetti, che sono fosforescenti, si illuminano e incominciano a vivere”, commenta Alberto Garutti. Le installazioni di entrambi gli artisti, in un certo parallelismo, fanno luce sulla vita di una realtà “altra” degli spazi e delle opere.
Uscendo dal museo, lo sguardo si accompagna ad un monito di Antonio Gramsci, il “più lucido, brillante e illuminante”e di cui Alfredo Jaar si appropria sollecitando alla consapevolezza e alla responsabilità verso il mondo e quello che accade. Lasciandosi alle spalle le ombre del passato, sulle facciate di due edifici della piazza centrale della città, la proiezione notturna di Michel Verjux, “Mehr Licht! o Nicht mehr!” (più luce o niente più?).

Mantenendo il formato ibrido della Giornata del Contemporaneo, online ed offline, il film -“Mehr Licht!”- (più luce!) sarà proiettato durante la giornata a Palomar e sarà reso disponibile anche sui canali digitali del museo.

Inoltre la mostra sarà visitabile durante tutta la giornata, con la possibilità, dopo la proiezione, di fruire di una visita guidata a cura dell’associazione Mus.e.

 

Giulia Lenzi, videomaker freelance si interessa di teatro, arti performative e arte contemporanea. A Firenze inizia il percorso lavorativo che poi si sviluppa in tutta la Toscana e in Trentino-Alto Adige, coltivando uno sguardo documentaristico e ampliando la sua ricerca estetica. Lavora regolarmente con vari artisti italiani e istituzioni culturali in ambito dello spettacolo dal vivo e dell’arte contemporanea (Villa Romana Firenze, MART Trento e Rovereto, Teatro Metastasio di Prato, Oriente Occidente Dance Festival, Villa Pacchiani).

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