Leggende metropolitane alla Casa della cultura

Nell’ambito della rassegna Le piazze del sapere, venerdì 29 ottobre, alle 18 a Palomar, arriverà il professore di filologia classica Tommaso Braccini per presentare il suo libro “Miti vaganti. Leggende metropolitane tra gli antichi e noi”.

Sarà un lungo weekend di paura a San Giovanni Valdarno. In occasione della festa più spaventosa dell’anno la città del Masaccio ha allestito un ricco programma di iniziative dedicate a bambini ragazzi, famiglie e adulti. Racconti dell’orrore, avventure fra ombre e opere d’arte dei musei, laboratori stregati, presentazioni di libri, letture spaventose e performance teatrali con mostri e vampiri per festeggiare Halloween, che si celebra ogni 31 ottobre, alla vigilia del giorno di Ognissanti.

Tra gli eventi in programma, molto attesa, la presentazione dell’ultimo libro di Tommaso Braccini, professore associato di filologia classica presso l’Università di Siena, “Miti vaganti. Leggende metropolitane tra gli antichi e noi” edito da Il Mulino. L’iniziativa, che rientra nella rassegna Le piazze del sapere, si svolgerà a Palomar, la Casa della cultura domani, venerdì 29 ottobre alle 18.

“Halloween – dichiara l’autore Tommaso Braccini – può essere ormai considerato una sorta di ‘festival della paura’, dove vengono celebrati anche i racconti del terrore. Tra questi possiamo collocare anche le ‘leggende metropolitane’, spacciate per resoconti di fatti recentemente accaduti, e che invece, come mostro nel mio libro, spesso sono storie vecchie, vecchissime, che inquietavano già greci e romani. Qualcuno potrà rimanere sorpreso scoprendo che tante presunte ‘rivelazioni’ e fake news sono bufale… di duemila anni fa”.

Dalla fine degli anni Sessanta con il termine di “leggenda metropolitana” (dall’inglese “urban legend” o “urban myth”; in francese si parla anche di “mythes flottants”) si intende la narrazione di un evento grottesco e inquietante, spacciato come realmente avvenuto, tramite il quale si cerca di “mettere in guardia” su possibili rischi in agguato, o perlomeno di svelare le verità non ufficiali che governo e poteri forti terrebbero celate. E così le fogne di New York pullulerebbero di giganteschi coccodrilli albini; una misteriosa ragazza che fa l’autostop nel cuore della notte sarebbe in realtà il fantasma di una fanciulla perita in un incidente automobilistico molti anni prima; la proliferazione di vipere e lupi in boschi e campagne sarebbe frutto di una dissennata campagna di ripopolamento condotta da organizzazioni ambientaliste o da un non meglio specificato “ministero”, anche con l’uso di elicotteri; il geniale inventore del motore ad acqua sarebbe stato tolto di mezzo dalle compagnie petrolifere.
“L’impressione generale – spiega l’autore – è che storie di questo tipo siano tipiche della nostra società e del mondo moderno: non a caso, si parla anche di ‘leggende contemporanee’. Anche quest’ultima, però, a ben vedere è una leggenda contemporanea: molte di queste narrazioni, infatti, hanno precisi paralleli già nell’antichità, in autori più o meno noti, da Petronio, a Plinio il Vecchio, a Flegonte di Tralle, il segretario dell’imperatore Adriano. Certo, la scenografia può cambiare, ma molte trame sono perfettamente riconoscibili”.
Una piovra gigante infatti infestava le fogne di Pozzuoli, dalle quali entrava nelle case di alcuni malcapitati passando per le latrine; in Macedonia una ragazza morta prematuramente intreccia una relazione con un giovane, e i doni che lui le aveva fatto vengono trovati nella sua tomba; la diffusioni di leoni in Siria e di serpenti velenosi ai confini meridionali dell’Egitto è dovuta all’improvvida iniziativa dell’imperatore Decio, che aveva così cercato di porre un ostacolo all’avanzata dei barbari; l’imperatore Tiberio fa eliminare l’inventore di un rivoluzionario ed economico “vetro flessibile”, nel timore che causi il crollo del valore dei metalli.
Miti vaganti esplora questi contatti tra antichità e mondo moderno, e ne indaga le implicazioni culturali e antropologiche. Oltre a quelle ricordate in precedenza, si tratta della storia dell’attacco alle Twin Towers orchestrato dai servizi segreti americani, paragonabile alla diceria per cui il sacco di Roma del 410 sarebbe stato organizzato dall’imperatore Onorio; della storia del ratto cieco di dimensioni gigantesche che guiderebbe i suoi consimili nelle fogne di Napoli, già nota a Luciano; e si parla infine della presenza di messaggi satanici mascherati nelle canzoni, che ha paralleli con dicerie sugli eretici diffuse in ambiente cristiano, e dei presunti testi dai contenuti rivoluzionari che sarebbero nascosti nelle biblioteche vaticane, che hanno un precursore nel presunto memoriale scritto nientemeno che da Lazzaro, resuscitato dai morti, e subito occultato dagli Apostoli per il suo contenuto sconvolgente.
“Individuare e analizzare i principali ‘miti vaganti’ che ci legano a Greci e Romani – conclude Braccini – permette di comprendere meglio l’antichità e la sua mentalità collettiva, che in molti casi si rivela davvero ‘contemporanea’ (o mostra, di converso, quanto la nostra sia arcaica!). Senza contare che da queste storie emerge chiaramente come l’umanità, di fronte al fascino conturbante di certi racconti, non abbia confini né di tempo, né di spazio”.

La presentazione del libro è a ingresso libero ma è fortemente consigliata la prenotazione che può essere effettuata scrivendo a palomar@comunesgv.it o chiamando il numero 055 91263.
I cittadini maggiori di 12 anni, per accedere all’iniziativa, dovranno esibire il green pass in formato digitale o cartaceo

Tommaso Braccini, nato a Pistoia nel 1977, si è laureato in letteratura greca presso l’Università di Firenze nel 2002; nel 2006 ha conseguito il dottorato di ricerca in Antropologia del mondo antico presso l’Università di Siena, dove in seguito è stato per vari anni assegnista di ricerca in Bizantinistica. Dopo essere stato ricercatore di filologia classica (2011-2016) e professore associato di Lingua e letteratura neogreca (2016-2019) presso l’Università di Torino, dal 2019 è professore associato di Filologia classica presso l’Università di Siena, dove tiene corsi di Lingua e letteratura greca e Filologia classica. Dal 2022 inaugurerà il corso (il primo in Italia) di Folklore dell’antichità e del medioevo greco.
Si interessa in particolare di rintracciare le credenze e le narrazioni popolari dell’antichità, seguendone il percorso fino ai nostri giorni, e cura edizioni, traduzioni e commenti dei testi che le tramandano. Tra le sue pubblicazioni, Il romanzo di Costantinopoli: guida letteraria alla Roma d’Oriente (con S. Ronchey, Torino 2010); Prima di Dracula: archeologia del vampiro (Bologna 2011); La fata dai piedi di mula: licantropi, streghe e vampiri nell’Oriente greco (Milano 2012); Indagine sull’orco: miti e storie del divoratore di bambini (Bologna 2013); Una passeggiata nell’Aldilà in compagnia degli Antichi, con S. Romani (Torino 2017); Lupus in fabula: fiabe, leggende e barzellette in Grecia e a Roma (Roma 2018); Bisanzio prima di Bisanzio: miti e fondazioni della Nuova Roma (Roma 2019); Miti vaganti: leggende metropolitane tra gli antichi e noi (Bologna 2021); Folklore (Roma 2021). Ha inoltre curato il manuale universitario La scienza dei testi antichi: introduzione alla filologia classica (Firenze 2017).

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