C’erano rifiuti pericolosi nel treno rimasto fermo per giorni alla stazione di San Giovanni Valdarno. Il commento del sindaco Valentina Vadi

 

Nella giornata di ieri la Procura di Arezzo ha reso noto l’esito delle analisi effettuate ai rifiuti trasportati dal   convoglio ferroviario che, da venerdì 29 luglio a giovedì 4 agosto , è rimasto fermo ai binari 5 e 7 della stazione di San Giovanni Valdarno. I 32 container, che avrebbero dovuto trasportare rifiuti urbani provenienti dalla Campania e diretti in Austria, “contenevano rifiuti pericolosi, non stabilizzati e non idonei al trasporto nè smaltibili e in discarica per l’elevata concentrazione di metalli pesanti”.

“Ho letto con apprensione la nota diramata, a mezzo stampa, dalla Sezione della Polizia Giudiziaria Carabinieri della Procura di Arezzo in relazione ai container pieni di rifiuti che sono sostati alla stazione di San Giovanni Valdarno da venerdì 29 luglio a giovedì 4 agosto scorsi”, ha dichiarato oggi il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi. “Furono giorni davvero difficili con i cittadini residenti nei pressi della stazione che cominciarono a segnalare a me e alla locale stazione dei carabinieri, già nella serata del venerdì, la presenza di oltre 30 vagoni dai quali emanava un odore insostenibile, amplificato dal caldo di quelle giornate di piena estate. Non era possibile aprire le finestre e quei miasmi nauseabondi entravano dentro le abitazioni. Non è stato facile sopportare la presenza dei 30 container per 6 giorni e 5 notti e in alcuni momenti sembrava impossibile riuscire a farli muovere per farli tornare da dove erano partiti. Numerosi furono gli appelli che feci, in qualità di Sindaco, e che fece, insieme a me, il vicesindaco Paola Romei, alle istituzioni preposte perché con rapidità venisse liberata la stazione di San Giovanni Valdarno dalla presenza dei 30 vagoni.

C’è stato un lavoro intenso e sinergico tra varie istituzioni (la Procura della Repubblica, la Polizia Giudiziaria Carabinieri della Procura, Arpat Arezzo, la Asl, il Comune, Rfi) perché finalmente, il giovedì pomeriggio i convogli potessero ripartire. Quello che emerge oggi, grazie agli accertamenti tecnici del Dipartimento Arpa Campania e dei Carabinieri Forestali di Caserta, su mandato della Procura di Arezzo, è un quadro molto preoccupante di rifiuti speciali non dichiarati tali e di container non adatti per quel trasporto. Dopo la partenza dei treni, l’Ufficio Ambiente del Comune di San Giovanni Valdarno ha emesso due ordinanze, una nei riguardi di Rfi e l’altra nei riguardi della società incaricata del trasporto ferroviario dei rifiuti, per la ripulitura dei binari, ordinanze eseguite entrambe con tempestività. Alla luce di quanto emerso in queste ore, a ragion veduta, tutte le azioni che abbiamo messo in campo in quei giorni come Amministrazione Comunale sono state giuste, opportune, doverose ed irrinunciabili a tutela della salute pubblica”, ha concluso il sindaco.

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