A SAN GIOVANNI VALDARNO CONTINUA L’OPERAZIONE ARNO SICURO

Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno al lavoro sul fiume di fronte allo stadio comunale

Obiettivo dell’intervento: ripristinare la sezione idraulica e realizzare opere di protezione di sponda

450 mila euro l’investimento richiesto e finanziato dalla Regione Toscana con l’ordinanza del Commissario Delegato n. 79/2021, emanata per “curare” i danni causati dall’ondata di maltempo del 3 novembre 2019

Prosegue l’”operazione Arno sicuro” a San Giovanni Valdarno.

Dopo la terapia d’urto, che ha migliorato la funzionalità dell’asta fluviale, nel tratto compreso tra il Ponte Ipazia e il Ponte Pertini, adesso, a passare sotto i ferri è l’area che si sviluppa di fronte allo stadio comunale.

Da qualche giorno il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno ha avviato il nuovo cantiere: uomini e macchine sono al lavoro per ripristinare la sezione idraulica e realizzare opere di protezione di sponda.

“L’intervento   – spiega l’ingegner Serena Ciofini, caposettore difesa idrogeologica del Consorzio –  rientra tra i progetti strutturali per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi meteorologici del 3 novembre 2019, che hanno avuto esiti particolarmente pesanti nelle province di Arezzo e Siena ed è stato  finanziato dall’ordinanza del Commissario Delegato n. 79/2021 con un importo di 450.000 euro”.

L’erosione sponda    è vistosa e minaccia il corso d’acqua, qui, è delimitato da sponde naturali non edificate, scorre parallelo alla strada regionale 69, in un’area di fruibilità pubblica su cui insistono il parco e un percorso ciclabile: In quest’area piuttosto frequentata il franamento costituisce una situazione di pericolo segnalato a quanti la percorrono a piedi e in bicicletta con l’adozione di apposite transenne.

“Nel corso degli anni – aggiunge l’ingegner Ciofini – l’andamento meandriforme dell’Arno ha creato alternativamente zone di erosione o barre laterali di accumulo lungo le sponde destra e sinistra.  Allo stato attuale, l’area oggetto dell’intervento risulta in fase erosiva. Per frenare l’avanzata del fenomeno con esiti irreversibili e dannosi anche per le infrastrutture e le opere adiacenti, si rende necessaria la creazione di una scogliera di difesa spondale munita di repellenti sul fondo per evitare il suo scalzamento al piede. Il tratto interessato misura 150 metri. L’approccio utilizzato è quello dell’ingegneria naturalistica. Per un corretto inserimento paesaggistico, oltre all’impiego di massi naturali, è prevista la messa a dimora di talee, che hanno la funzione di rinverdire l’opera nel tempo”.

“In seguito alla segnalazione del sindaco, abbiamo subito attenzionato l’area. Il sopralluogo effettuato dai tecnici del Consorzio ha rivelato la gravità della situazione che, per essere risolta, necessitava di un intervento strutturale, un intervento complesso che, per legge, necessita di essere finanziato con risorse pubbliche, diversamente dall’attività di manutenzione ordinaria, programmata e attuata ogni anno con il contributo dei consorziati”, argomenta la Presidente Serena Stefani e prosegue: “Il Consorzio si è attivato per individuare le risorse necessarie. Ha trasferito alla Regione Toscana la richiesta, con la stima del finanziamento necessario per sistemare il tratto di fiume che si sviluppa a valle del Ponte Pertini, evidenziando in particolare la criticità di questo importante cedimento che, senza un’adeguata “cura”, rischiava di peggiorare ed accentuarsi durante eventi di piena anche modesti. L’urgenza è stata recepita dalla Regione Toscana che con l’ordinanza n. 79/2021 del Commissario Delegato, emanata per risolvere le problematiche idrogeologiche causate dall’ondata di maltempo del 27-28 luglio 2019, ha ammesso l’operazione a finanziamento. A breve distanza dalla conferma della notizia, il cantiere – ottenute le autorizzazioni necessarie – è stato attivato. A conferma ancora una volta che efficienza e stretta collaborazione tra enti sono fondamentali per migliorare la difesa del territorio dal rischio idraulico”, conclude la Presidente del Consorzio.

“E’ una estate di cantieri aperti per San Giovanni Valdarno e questo è senza dubbio un segnale di vivacità amministrativa e di come il lavoro impostato nei due anni precedenti cominci a prendere forma e fisionomia compiuta in questo 2022”, ha dichiarato il sindaco Valentina Vadi, “Tra i cantieri aperti, uno dei più importanti è senza dubbio quello relativo alla sistemazione della frana spondale nel tratto del lungarno di fronte allo Stadio Comunale, legato agli eventi meteorologici che, negli ultimi due mesi del 2019, avevano colpito anche il nostro territorio. Nei mesi seguenti chiedemmo l’intervento della Regione Toscana, settore Difesa del Suolo, per questo importante cedimento che minacciava il parco urbano lungo l’Arno, molto frequentato dai cittadini, e anche il naturale tracciato della ciclopista dell’Arno, nel tratto tra San Giovanni Valdarno e Figline, anche questo, attualmente, in fase lavori. La Regione Toscana, nel mese di giugno dello scorso anno, assegnò al Comune di San Giovanni Valdarno 450 mila euro per la realizzazione delle opere di protezione della sponda dell’Arno, affidandone l’attuazione al Consorzio di Bonifica. In un anno, come da accordi, il cantiere è stato aperto e consentirà di mettere in sicurezza l’area con una massicciata di contenimento analoga a quella già realizzata tra Ponte Ipazia e Ponte Pertini. Ringrazio il Consorzio di Bonifica Alto Valdarno per la rapidità con la quale ha progettato, appaltato ed iniziato i lavori, e per la collaborazione proficua che ha con il nostro Comune”, ha concluso il Sindaco.

        

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