GIOVANNI DI SER GIOVANNI DETTO “LO SCHEGGIA”

La vita
Fratello minore di Masaccio, nasce a San Giovanni V.no nel 1406 da Giovanni e Monna Jacopa. Fu certo influenzato, nella scelta del mestiere, dal nonno Mone cassaio, specializzato nella confezione di cassoni. Si iscrisse all’Arte dei Medici e Speziali nel 1430 ma risulta attivo, in ambito fiorentino, sin dal 1420. Giunto a Firenze, insieme al fratello, nel 1417 lo Scheggia fu, con Andrea di Giusto, garzone nella bottega di Bicci di Lorenzo. Nel 1426 segue il fratello a Pisa, come aiuto nella esecuzione del Polittico del Carmine. Tra il 1436 e il 1440 collabora alla esecuzione delle tarsie della Sacrestia delle Messe nel duomo fiorentino.

L’unica opera firmata
La ricostruzione della personalità dello Scheggia fu, in un primo momento, affidata unicamente all’affresco con Martirio di S. Sebastiano dipinto nella navata destra della chiesa di S.Lorenzo a San Giovanni. L’affresco é datato 1456 o 1457 e firmato “Giovanni di Ser Giovanni”.

Il Maestro di Fucecchio e il Maestro del Cassone
Attorno all’affresco sangiovannese sono stati raccolti dal Bellosi un gruppo di dipinti già riuniti sotto i nomi convenzionali di Maestro di Fucecchio e di Maestro del Cassone Adimari. Gli affreschi di S. Lorenzo hanno in comune con tali opere una certa accentuazione grottesca e ruvida delle fisionomie, il gusto per l’ambientazione contemporanea e l’attenzione per i problemi della rappresentazione dello spazio e per la prospettiva, seppure non rigorosamente condotta.

Per la chiesa di S. Lorenzo lo Scheggia ha realizzato, in collaborazione con Paolo Schiavo, i dipinti di uno smembrato tabernacolo, ora conservati nel locale museo della Basilica.

La vasta attività artistica dello Scheggia comprende fronti di cassoni, spalliere e deschi da parto legati all’arredamento delle case fiorentine e caratterizzati da fresche rappresentazioni di scene di vita quotidiana ambientate sullo sfondo della Firenze quattrocentesca.